Non si tratta di una novità, ma di una figura nata negli anni Settanta per insegnare ai medici più giovani come costruire un buon rapporto con i malati e gli errori da non fare
Dei finti malati mandati negli ospedali per mettere alla prova i medici e le loro reazioni davanti a casi particolari. Si chiamano pazienti attori o pazienti simulati e in questo periodo di emergenza coronavirus la loro diffusione è aumentata notevolmente negli ospedali degli Stati Uniti. Non si tratta di una novità, ma di una figura nata negli anni Settanta per insegnare ai medici più giovani come costruire un buon rapporto con i malati e gli errori da non fare. A richiedere i pazienti attori sono numerosi ospedali, dalla California a New York, dall’Arizona all’Alaska, come riferisce il Messaggero.