Benvenuti nella nostra rubrica “Salute & Casa”.
In questa puntata parleremo di Sicurezza Alimentare
Quando ci accorgiamo che hanno ritirato un prodotto dal mercato, ci sembra di averlo visto in qualche scaffale, di aver “rischiato” di prendere proprio quel lotto e magari avvisiamo un conoscente che siamo sicuri lo utilizzi e iniziamo a guardare con sospetto ogni cosa sullo scaffale del supermercato. Riscoprirsi un po’ più attenti anche se per un breve periodo, non fa male, ma perché succede questo? Supponiamo che tu abbia deciso di comprare un’auto, scommetterei che inizierai a vedere quell’auto un po’ ovunque. O ancora, se è appena nato il tuo bambino, inizierai a vedere pubblicità di pannolini e prodotti per bambini che magicamente inondano i programmi televisivi e gli annunci radio. Non è un sintomo di veggenza, non siamo i precursori di una moda né tanto meno siamo i genitori dell’unico bambino oggetto delle campagne pubblicitarie. Sono semplicemente effetti euristico, escamotage mentali che ci porta portano a conclusioni veloci con il minimo sforzo cognitivo.
Da quando ho annunciato il tema della puntata, ho ricevuto molte richieste d’informazioni sul ritiro dei prodotti alimentari, evidentemente è un tema che crea una certa apprensione. Quindi cerchiamo di scopriremo quello che serve sapere assieme alla Dott.ssa Selene Viola si occupa di questo con una sua rubrica proprio sul nostro sito, vi invito a seguirla: rivolgeremo al lei le domande dei nostri lettori.
Cosa vuol dire che un prodotto alimentare è stato ritirato dal mercato?
SV: A seguito di controlli standardizzati effettuati a campione sugli alimenti, può succedere che emergano delle irregolarità che fanno si che il prodotto sia identificato come pericoloso e, quindi, segnalato al Ministero della Salute. In forza di ciò, il Ministero invia una segnalazione di ritiro dal mercato di quello specifico lotto di prodotto.
Quali sono le cause più comuni che portano al ritiro di un prodotto?
SV: Le cause possono essere molteplici e alcune sono peculiari per il tipo di prodotto e, a dispetto di quello che potrebbe sembrare, non sempre il motivo rende il prodotto non adatto al consumo. Ad esempio, la presenza di allergeni non dichiarati in etichetta, non pericolosa in assoluto, ma potrebbe esserlo per alcuni soggetti e dovendo il prodotto essere venduto al pubblico, deve riportare le indicazioni utili a informare il consumatore allergico. Altre cause, invece, rendono il prodotto non idoneo al consumo. Volendo citare quelle più ricorrenti, abbiamo: presenza di pesticidi a oltre il limite consentito, presenza di allergeni non dichiarati in etichetta, presenza di escherichia coli, presenza di listeria monocytogenes, contaminazioni da funghi della muffa, presenza di sostanze chimiche tossiche o cancerogene, presenza di corpi estranei.
Come faccio a sapere che un prodotto che ho acquistato fa parte di un lotto ritirato?
SV: Nei punti vendita, solitamente in prossimità dell’accoglienza clienti, vengono sempre segnalati i prodotti ritirati oltre che eliminati dagli scaffali. Altre info si possono trovare anche sul sito del Ministero della Salute, oltre che nella rubrica presente sul sito di LDM [n.d.r.]. Questo presuppone che il consumatore sia attento a cosa compri senza affidarsi passivamente alla grande distribuzione.
Cosa bisogna fare quando si ha la notizia di un ritiro?
SV: È importante non consumare l’alimento, soprattutto se non si conosce bene la natura del ritiro. Inoltre, si può riportare il prodotto al punto vendita chiedendo la sostituzione o il rimborso; non è obbligatorio avere lo scontrino di acquisto, ma questo rende più semplice il tutto.
Che differenza c’è fra ritiro e richiamo di un prodotto?
SV: Il ritiro dal mercato si ha quando l’azienda produttrice o distributrice del prodotto stesso scopre che questo non è sicuro per la salute dei consumatori e ne blocca la produzione o la distribuzione.
Il richiamo è una procedura obbligatoria in virtù del Regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare; si ricorre al richiamo quando il prodotto è già stato acquistato dal consumatore. In questo caso l’operatore informa i consumatori del motivo del ritiro e, se necessario, “richiama” chiedendo ai consumatori di restituire i prodotti già acquistati, quando altre misure non siano sufficienti a garantire un livello elevato di tutela della salute.
Che differenza c’è fra un prodotto ritirato e uno scaduto?
SV: In breve, la principale differenza tra un prodotto ritirato e uno scaduto è che un prodotto ritirato è stato rimosso dal mercato a causa di problemi di sicurezza o qualità, mentre un prodotto scaduto ha superato la sua data di scadenza, ma potrebbe ancora essere sicuro o utilizzabile a seconda delle circostanze. Tuttavia, è importante essere cauti con i prodotti scaduti e prestare attenzione ai segni di deterioramento o di degrado prima di consumarli.
Infine, chiediamo alla Dott.ssa Viola, se ha un aneddoto da raccontarci proprio in merito a questo.
SV: Un episodio curioso, anche se molto legato alla cultura e ai modi d’intendere del nord America. In un famoso caso di ritiro di un prodotto per motivi di sicurezza alimentare, un’azienda produttrice di popcorn per microonde si rese conto che aveva un problema con le istruzioni sulla confezione. Le istruzioni dicevano: “Mettere la busta nel forno a microonde e cuocere per 3-4 minuti o fino a quando non si sentono più scoppiettii”. Il problema era che alcune persone avevano interpretato la parte “fino a quando non si sentono più scoppiettii” in modo letterale e avevano lasciato il popcorn nel forno a microonde finché non avevano smesso di sentire scoppiettii. Questo, naturalmente, faceva sì che il popcorn si surriscaldasse e bruciasse, provocando piccoli incendi in alcune cucine. L’azienda decise quindi di ritirare il prodotto dal mercato e di cambiare le istruzioni in modo che fosse chiaro che il popcorn doveva essere cotto solo per 3-4 minuti, indipendentemente dal rumore.
Torniamo al tema della puntata, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), gli alimenti non sicuri contenenti batteri, virus, parassiti o sostanze chimiche nocivi possono causare più di 200 diverse malattie, che vanno dalla diarrea al cancro.Ecco cosa fare per limitare i rischi.
ACQUISTO DEL CIBO:
- Controllate sempre la data di scadenza e il termine minimo di conservazione dell’alimento, soprattutto se fresco.
- Per i cibi surgelati, dotatevi di buste frigo, soprattutto in estate, e cercate di riporli nel freezer di casa il prima possibile.
- La confezione dei surgelati deve essere priva di ghiaccio; se è possibile al tatto sentire la consistenza del prodotto, tutti gli alimenti che lo compongono devono essere separati, non devono quindi presentarsi come un ammasso unico: in questo caso l’alimento avrà subito uno scongelamento per poi essere ricongelato.
- Attenzione all’integrità della confezione, sia dei prodotti a lunga conservazione che degli alimenti freschi, come lo yogurt: ad esempio, se il vasetto che lo contiene è gonfio, significa che probabilmente ci saranno dei micro fori nella confezione che causano l’esposizione del prodotto all’aria con conseguente formazione di microrganismi.
- Controllate, se sono visibili, i display che riportano la temperatura del frigorifero e dei congelatori dei prodotti a libero servizio: i prodotti da frigo devono essere conservati a temperature non superiore a 6° C, mentre quelli surgelati entro i -18° C.
COMPORTAMENTI DA TENERE IN CASA:
- Riponete tutto al posto giusto: ci saranno prodotti che andranno in dispensa in luoghi freschi e asciutti, lontani da fonti di calore, e altri in frigorifero.
- Conservare correttamente i cibi nel frigorifero, distinguendo la diversa origine del prodotto (pesce, carne, frutta o verdura, e così via) e non ponete a contatto alimenti cotti con quelli crudi per evitare contaminazioni crociate.
- Utilizzate contenitori chiusi ermeticamente e idonei alla loro conservazione, oppure, isolate i singoli alimenti con l’utilizzo della pellicola trasparente, riducendo così la possibilità di contaminazione crociata e l’esposizione all’aria e a odori che alterano l’alimento.
- Preferite le pellicole che non siano in PVC: infatti, non tutte le pellicole possono essere utilizzate ugualmente per qualsiasi prodotto. Alcune di esse, a contatto con determinati alimenti (per esempio, ricchi di grassi o acidi), rilasciano sostanze tossiche che, se ingerite in quantità superiori a quelle stabilite dalla legge, possono causare danni alla salute.
- Se per la conservazione utilizzate il foglio di alluminio, è bene sapere che un ambiente acido o salino potrebbe provocare il rilascio di particelle di metallo sull’alimento.
- Tutti gli imballaggi usati per conservare devono riportare la dicitura “idonei per gli alimenti”.
- Non scongelate mai niente a temperatura ambiente, ma solo nel frigorifero, oppure, cuocendo direttamente il prodotto a temperature elevate.
- Se ciò che si andrà a cucinare prevede materie prime diverse, come per esempio verdure, pollo e uova, è bene usare taglieri e utensili distinti per le differenti; se non è possibile, si consiglia di sanificare il piano di lavoro ogni volta che cambia l’alimento.
- Se si andrà a cuocere una pietanza già cotta, è necessario riscaldarla per 10 minuti a temperature elevate, in modo da uccidere gli eventuali microrganismi che si sono sviluppati.
- Lavate spesso le mani e usate carta usa e getta.
Per chi volesse, riporto dei link di approfondimento:
Ministero della Salute – rapporti internazionali
Ministero della Salute – sicurezza alimentare microbiologica
EFSA
Food.ec.europa.eu
ASL Piemonte – sicurezza alimentare
Il giornale del cibo
Inoltre, vi invito a seguire la rubrica della Dott.ssa Viola sul sito LDM che ci tiene aggiornati su tutti i prodotti in ritiro.
Abbiamo appreso che ci sono alcune semplici regole da seguire quando si tratta d’igiene alimentare in casa e che seguendole potremo evitarci conseguenze che possono essere anche gravi: mantenere tutto pulito, conservare il cibo in modo appropriato, cucinarlo accuratamente, controllare la temperatura degli alimenti, usare acqua pulita.
L’EFSA (European Food Safety Authority) si occupa di queste tematiche, riportiamo un elenco con le principali regole da seguire:
- Mantenere pulito
- Lavarsi le mani prima di maneggiare il cibo e spesso durante la preparazione del cibo
- Lavati le mani dopo essere andato in bagno
- Lavare e igienizzare tutte le superfici e le attrezzature utilizzate per la preparazione dei cibi
- Proteggi le aree della cucina e il cibo da insetti, parassiti e altri animali
- Separare Crudo e Cotto
- Separare carne cruda, pollame e frutti di mare dagli altri alimenti
- Utilizzare attrezzature e utensili separati come coltelli e taglieri per la consegna di cibi crudi
- Conservare gli alimenti in contenitori per evitare il contatto tra cibi crudi e preparati
- Cucinare accuratamente
- Cuocere accuratamente il cibo, in particolare carne, pollame, uova e frutti di mare
- Portare a ebollizione cibi come zuppe e stufati per assicurarsi che abbiano raggiunto i 70°C. Per carne e pollame, assicurati che i succhi siano chiari, non rosa. Idealmente, utilizzare un termometro
- Riscaldare bene il cibo cotto
- Mantieni il cibo a temperature sicure
- Non lasciare i cibi cotti a temperatura ambiente per più di 2 ore
- Refrigerare prontamente tutti i cibi cotti e deperibili (preferibilmente sotto i 5°C)
- Tenere i cibi cotti ben caldi (più di 60°C) prima di servirli
- Non conservare gli alimenti troppo a lungo anche in frigorifero
- Scongelare in sicurezza
- Alcuni alimenti possono essere cucinati in modo sicuro dal congelato. Controllare la confezione per le istruzioni di cottura
- Il modo più sicuro per scongelare gli alimenti congelati è in frigorifero
- Utilizzare acqua pulita e materie prime sicure
- Usa acqua pulita o trattala per renderla sicura
- Scegli cibi freschi e genuini
- Scegli gli alimenti trasformati per la sicurezza, come il latte pastorizzato
- Lavare frutta e verdura, soprattutto se consumata cruda
- Non utilizzare alimenti oltre la data di scadenza.
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